Il tecnico dei Giovanissimi Nazionali dell’Inter, Massimo De Paoli, nonchè collaboratore della rivista ‘Il Nuovo Calcio’ ha espresso in 3 ore e 1/2 una parte delle sue metodologie di allenamento, evidenziando quelle strategie applicate al calcio, più consone a stimolare una crescita intuitiva/percettiva completamente autonoma per ogni giocatore. Partendo dal significato fondamentale che oggi assume la comunicazione, completamente rovesciato rispetto a qualche tempo neanche troppo lontano, il tecnico bresciano ha catalizzato l’attenzione del folto gruppo di allenatori presenti illustrando ed esemplificando i concetti dei suoi studi attraverso movimenti concepiti per ‘accompagnare’ ogni singolo individuo della squadra all’obiettivo finale, ovvero fare gol. Tralasciando i fondamentali concetti di omologia, caos sociale e struttura organizzata, che restano comunque concetti gelosamente custoditi dai presenti, l’allenatore dell’Inter è partito da una struttura semplice dalla quale è possibile costruire un allenamento ‘a misura’ per ogni esigenza di qualsiasi allenatore, che alleni in serie A o al campetto dell’oratorio. I concetti emersi e riportati in figura riguardano la ricerca nello spazio, nei giusti tempi, con movimenti sincronici tra gli atleti. Il ‘cancello’ assume un ruolo fondamentale, ovvero, si definisce ‘cancello’ lo spazio creato tra 2 o più avversari, ovvero il punto ‘debole’, ‘non coperto’ da parte della squadra che sto affrontando. Nell’esempio abbiamo un 3vs3 dove l’attaccante centrale porta palla e viene attaccato dal difensore che esce dalla propria linea difensiva (campo A), quando si fa uscire il difensore, il portatore di palla scarica il pallone su un esterno che adesso ha il ‘cancello’ aperto. Nel cancello opposto dovrà essere lesto a subentrare il terzo giocatore dalla parte opposta dopo aver compiuto un contromovimento in ampiezza per prendere il tempo al rispettivo marcatore(campo B).
Da questa semplice situazione De Paoli ha voluto impostare una strategia di allenamento che ha coinvolto il movimento delle 2 punte e dei 2 centrocampisti centrali. Parte centrale dell’esercitazione è stata incentrata sul movimento in ampiezza da parti opposte delle due punte centrali e l’eventuale inserimento del centrocampista centrale che sfrutta il cancello creatosi. Anche in questi movimenti il linguaggio assume un ruolo fondamentale.
Fonte: Riporto la mia interpretazione personale riguardo lo stage tenuto da Massimo De Paoli il 12-05-08.