Come tutti sappiamo i neuroni a specchio (nell’articolo linkato si può leggere un altro nostro contenuto che ne parla) sono molto importati nello sport, per lo sportivo e per il nostro cervello. Questi sono già usati e anche allenati inconsapevolmente da anni, eseguendo comportamenti con esercizi corporei oppure osservando i propri compagni di squadra o addirittura gli avversari.
Tutto ciò avveniva inconsciamente fino a quando non ci sono stati degli studi, che hanno migliorato la prestazione di un atleta in tutti gli sport situazionali e individuali compreso il calcio e nello specifico il ruolo del portiere, dove la reattività e la rapidità di lettura e anticipazione è fondamentale per la prestazione del numero 1.
Per cui i neuroni a specchio non si limitano a compensare l’azione ma ad anticipare ciò che avviene attorno a noi anche immaginandolo.
Gli scopi della lettura non sono legati solo all’anticipazione ma anche al nostro patrimonio motorio e alla nostra conoscenza.
I neuroni a specchio si innescano solo se il portiere esegue un’attività motoria già conosciuta ed assimilata nell’allenamento neuronale-situazionale.
Questo allenamento permette di leggere con molta rapidità l’azione avversaria e trarne un vantaggio per la difesa.
Nelle attività di base i neuroni a specchio li associamo alla teoria dell’apprendimento perchè i bambini imitano il comportamento di un’altra persona come modello da seguire. Per cui il modello sarà un processo di apprendimento nella visualizzazione e la ripetizione del gesto tecnico da un atleta con un livello più elevato degli altri.
Proponiamo alcuni esempi di lavoro da fare con i portieri.
Contenuto
Sviluppo esercitazioni 1:
Due portieri posti a 5 metri dall’altro si trasmettono la palla tra di loro con i piedi; il mister posto a 11 metri con due cinesini in mano (rosso e bianco) e due portieri posti ai due vertici dell’aria di rigore dietro a due sagome.
Al via del mister faranno partire contemporaneamente la palla verso la porta e in base al colore che farà vedere il mister il portiere che sta svolgendo l’esercitazione dovrà attaccare la palla prima che arrivi il portiere posto dietro alla sagoma
Varianti:
I due portieri posti al centro si possono trasmettere la palla anche con le mani.
Esercitazione numero 2:
Il portiere posto tra i pali attende un cross da fondo campo dai due portieri che calceranno contemporaneamente al segnale del mister posto tra i due palloni.
Il portiere dovrà intervenire sul cross segnalato dal mister da un cinesino colorato (rosso o bianco) mente gli altri portieri posti nell’aria di rigore, dovranno disturbare il portiere nella fase dell’intervento tenendo tra le mani una fitball.
Varianti:
Variare la posizione del cross in altre parti del campo.
Sviluppo esercitazione3:
Il portiere tra i pali scambia la palla con le mani con un altro portiere posto a 5 mt; al segnale del mister posto avanti esattamente al centro dell’aria partiranno contemporaneamente in corsa i due portieri posti ai vertici dell’aria di rigore in base al colore che il mister farà vedere (rosso-bianco). Un portiere passerà sopra la palla mentre l’altro calcerà in porta provocando l’intervento del portiere a difesa della porta.
Varianti:
Invece di calciare in porta i portieri posti ai vertici alzeranno la palla con le mani verso l’alto, facendo intervenire il portiere con una presa alta.
Conclusione:
Nelle esercitazioni proposte per me è importante che il portiere si concentri sull’esecuzione e non sul tempo di reazione, il cui miglioramento ne sarà una conseguenza.
Inoltre credo che anche noi allenatori possiamo essere un modello da seguire per i nostri allievi ma prima di tutto bisogna conoscere ciò che si va a fare per poter insegnare e dargli degli input giusti.
Ciao Mister spero quest’ articolo ti sia piaciuto e ti invito a tenerti aggiornato sul nostro sito e sui nostri canali social.
Ciao, Raffaele Zazzera