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Tiro in porta: esercitazioni per allenare la conclusione

Esercizio per il tiro in porta

Salve mister, oggi vi presento con molto piacere un mio nuovo articolo per MisterCalcio.com che riguarda il tiro in porta.

Voglio esordire con una espressione: “se non si tira in porta non si può fare goal“.

Appare banale ma quanto appena detto è una certezza assoluta.

Possiamo allenare l’immaginabile, ma se trascuriamo il tiro in porta difficilmente riusciremo a dar seguito a qualsiasi modello di gioco.

Lo scopo del calcio è fare goal e questo è possibile solo se tiro verso la porta avversaria.

Sicuramente sinora non ho detto niente che non sia risaputo per noi allenatori.

Ma l’oggetto di questa trattazione è come allenare il tiro in porta.

Vi pongo alcune domande:

Sono davvero curioso di confrontarmi con voi e per prima cosa vi dico il mio pensiero personale.

Gli aspetti importanti che riguardano il tiro in porta

Nel tiro in porta io vedo sempre e comunque tutti gli aspetti che compongono un giocatore di calcio.

Ovvero gli aspetti:

Ognuno di questi aspetti ha la medesima importanza per l’efficacia di esecuzione.

Non bisogna fermarsi o limitarsi alla sola cura del gesto tecnico, ossia al contatto piede – palla.

Pur se importante ma non più e non meno della scelta di come:

Ancora oggi mi capita di vedere allenatori che nelle esercitazioni si pongono fulcro dello scambio.

Il giocatore trasmette, il mister consegna la palla di ritorno e il giocatore calcia in porta.

E magari dedicano il giorno di rifinitura a tale obiettivo.

Senza dare giudizi vorrei invitarvi a ragionare su tre aspetti e trarre le vostre conclusioni in piena autonomia.

  1. Perché non facciamo dialogare con palla due compagni invece che interporci noi nello scambio?
  2. Non è il caso che restiamo concentrati a guardare l’esecuzione del gesto per eventuali correzioni o indicazioni?
  3. Perché alleniamo il tiro in porta il giorno di rifinitura? O meglio spesso solo il giorno di rifinitura?

Metodologia di allenamento per il tiro in porta

Detto ciò alla base di tutto deve esserci un metodo.

Io personalmente per il tiro in porta scelgo quello di partire da situazioni analitiche fino a giungere a quelle situazionali.

Il lavoro cambia ovviamente in base alla fascia di età che ci troviamo ad allenare.

Ma la mia convinzione al momento, è che bisogna partire da situazioni in assenza di avversari per curare maggiormente l’aspetto tecnico.

Per poi passare ad esercitazioni con opposizioni passiva dove alleno la scelta del “come” e “dove”.

Concludere infine, con proposte del tutto situazionali cercando di creare l’effetto gara.

Vi lascio di seguito due lavori molti semplici.

Grazie alle varianti che potrete dare, possono aiutarvi ad allenare il tiro in porta secondo il metodo appena indicato.

Esercitazione 1 per il tiro in porta

Descrizione

Creare 3 stazioni, come da figura.

Nella stazione 1, si parte in conduzione calciando prima di raggiungere la linea dell’area di rigore.

Nella stazione 2, invece si trasmette verso una delle due sponde raccogliendo il rimbalzo e andando al tiro in porta.

Nella stazione 3 invece è il portiere a lanciare palla verso il giocatore che con un controllo orientato deve andare ad immediata conclusione in porta.

Dopo l’esecuzione dell’esercizio il giocatore cambia stazione e così via.

Il tempo e il numero di serie sono indicative e possono essere modificate secondo le proprie esigenze.

Varianti 

Esercitazione 2 per il tiro in porta

Descrizione

Quattro postazioni lavorando a coppia e sistemati come da grafico.

I giocatori con il pallone devono cercare di trasmettere palla ai compagni di catena (posizionati di fronte a loro).

Chi riceve palla è chiamato ad effettuare un movimento di smarcamento prima di tirare in porta e precisamente:

Varianti 

  1. posizionare nella 1 e nella 4 giocatori a piede inverso;
  2. chiedere ai giocatori di iniziare la giocata con un doppio scambio (uno-due) e poi andare a conclusione rispettando i movimento di smarcamento richiesti;
  3. inserire difensori al posto delle sagome che lavorano prima passivi e poi attivi.

Conclusione

Come sempre il mio auspicio e aver creato dubbi e curiosità.

Perché no anche dare spunto anche a critiche costruttive che aiutano a crescere.

Tutte le mie proposte potete trovarle all’interno della Web-App di MisterCalcio.com.

Se commenti sotto la mia esercitazione, posso risponderti direttamente!

Un Saluto,

Marco Ardone.